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Il Carso goriziano, con il Sacrario di Redipuglia della 1° Guerra Mondiale e il lago di Doberdò
                                                                                                                       (see English version)
   
   
  Simile sul piano geofisico (ma comunque meno accidentato), il Carso Goriziano (di forma triangolare con una superficie di oltre 70 kmq) si differenzia notevolmente da quello triestino sia sul piano naturalistico, per la presenza di piccoli laghi (Doberdò e Pietrarossa), sia soprattutto sul piano storico-civile, a causa della Guerra 1915-18.
   Questo drammatico e grande evento ha infatti comportato la scomparsa di quasi tutte le costruzioni preesistenti e quindi il Carso Goriziano non può vantare la ricchezza di edifici storici che caratterizza il Carso Triestino. A parziale compensazione non si può fare a meno di visitare ciò che per la guerra o in conseguenza alla guerra è stato costruito e rimane, nella sua grandiosità (a cominciare dal Sacrario di Redipuglia, monumento di rilevanza mondiale), a testimonianza e in onoranza della grande forza di cui è capace lo spirito umano e a monito di un futuro di pace tra gli uomini.
  Tutte le informazioni sul Carso Goriziano si possono ottenere nei centri visite ‘Gradina’ (molto ben fatto con museo del territorio, ristorazione e degustazione prodotti tipici, eventi culturali) nella omonima località sul ciglione sopra il lago di Doberdò (www.gradina.it, tel.0481-784111) e ‘Conver’ a Ovest del lago di Pietrarossa.
   
 
  Le cose da vedere sul piano storico
  L’Ossario-Sacrario di Redipuglia

  Pensato come gigantesca scalinata di accesso al Carso, è stato costruito nel 1938. Nei 22 gradoni sono conservate le spoglie di 100.000 caduti di tutta Italia per un terzo dei quali i nomi sono scolpiti su pietra, mentre i rimanenti sono ‘militi ignoti’. Sulla sommità una cappella e un osservatorio da cui lo sguardo spazia su tutto l’altopiano carsico. Alla base alcune trincee e camminamenti blindati. Fa parte del complesso anche il Colle di S.Elia, proprio di fronte alla scalinata. Tra cipressi sono esposti pezzi di artiglieria dell’epoca.

  Altri Monumenti e cippi commemorativi di fatti e personaggi del conflitto sono molto numerosi e sparsi ovunque. Alcuni sono di notevoli dimensioni e di fattura artistica, come la stele Corridoni e i cippi Marras e Bgt Sassari a Ovest di San Martino, il cippo al 4° Rgt ungherese Honved appena sopra San Martino, la zona sacra con monumento a Quota 85 del Monte Pietrarossa. Notevole anche il più recente monumento alla Resistenza a Est del centro Gradina di Doberdò.
   
Altre Opere civili e religiose
- a Monfalcone: la Rocca di origini medioevali (vi ha sede un museo paleontologico); duomo del 1926 in stile neoromanico; chiesetta di San Polo del 1400; i resti alcuni castellieri lungo il sentiero sui rilievi che dalla località di Selz (in comune di Sagrado) porta al Monte Pietrarossa
- a Castelvecchio di Sagrado: villa neoclassica del 1700
- a Fogliano: chiesetta di Santa Maria in Colle del 1550 con affreschi
- a Doberdò: chiesa neoromanica del 1920 e alcune case tipiche; Casa Cadorna a Est di Gradina e il vicino castelliere di Castellazzo.
   
Le cose da vedere: opere e mezzi militari della Grande Guerra

Musei militari : cannoni e altro materiale bellico, divise e immagini storiche si trovano in musei all’aperto e al chiuso sul colle di S.Elia di fronte al Sacrario di Redipuglia e sul Monte San Michele.
Le trincee: sono sparse ovunque. Qui segnaliamo soltanto quelle più grandi e nelle migliori condizioni, trattandosi di costruzioni generalmente a cielo aperto.
Le opere militari più interessanti sono tuttavia quelle derivate da lavori di adattamento e ampliamento di preesistenti cavità naturali, per cui hanno anche un interesse speleologico.
Le principali costruzioni militari si trovano
- alla base dello stesso Sacrario di Redipuglia (trincee)
- sul Monte San Michele (tra gli abitati di San Martino e San Michele), costituito da quattro cime che furono tutte scavate e fortificate con trincee, fortini e addirittura postazioni di artiglieria in caverna (sotto la cima 3, con gallerie e depositi per centinaia di metri): tutto è tabellato e inserito in un percorso circolare (Centro informazioni e Museo)
- sul Monte Brestovi a Ovest di San Michele (gallerie, fortino, fortificazioni in caverna, trincee) - a Ovest di San Martino (trincee delle Frasche)
- sul Monte Sei Busi, poco distante dalla sommità del Sacrario di Redipuglia (postazioni, doline fortificate Piccola e dei Bersaglieri o dei Cinquecento, trincee Mazzoldi a Sud del monte)
- sul monte Pietrarossa alle Quote 85 e 121, a Sud-Est della rocca di Monfalcone (fortino, trincee e trincerone…)
  Un cenno particolare all’Agriturismo Alture di Polazzo (zona La Crosara) che ha restaurato e inserito in un percorso tabellato le circostanti opere militari, tra cui una interessante grotta-ospedale.
  Anche il comune di Monfalcone ha collegato con sentieri tabellati tutti gli elementi bellici storici del suo territorio nel ‘Parco tematico Grande Guerra’ (vedi www.museomonfalcone.it, in cui vi è anche una dettagliata carta topografica).
   

Le cose da vedere sul Piano naturalistico

  Il Carso è un ambiente naturale dalle caratteristiche eccezionali, sia sul piano paesaggistico sia su quello biologico. Il particolare tipo di suolo carsico dà al paesaggio un aspetto molto diverso dal solito: è leggermente ondulato, cosparso di piccoli avvallamenti circolari (‘doline’) e disseminato di pietre e rocce affioranti che presentano creste, vaschette, solchi con strane geometrie. La causa è la grande erodibilità della roccia carbonatica che lo compone, nella quale l’acqua crea cavità anche molto profonde (fino a 500 metri) e concrezioni (stalattiti e stalagmiti) anche enormi (fino a 12 metri). L’acqua non è presente sulla superficie di questo terreno se non con pochi stagni e laghetti il cui livello varia in continuazione, fino,a volte, a scomparire a seconda del flusso delle acque sotterranee.

   Sul Carso del Friuli Venezia Giulia, grazie alla compresenza degli ambienti continentale e marittimo, la flora è ricchissima con oltre 1100 specie che, soprattutto in autunno, trasformano il paesaggio in una suggestiva tavolozza multicolore. Sul carso Goriziano, l’area con la vegetazione più ricca è quella intorno alla località Crosara, nella parte Ovest e più pianeggiante.
  Quasi tutta l’area del Carso Goriziano è Riserva Naturale Regionale (con le aree di reperimento ‘Landa Carsica’ e ‘Laghi di Doberdò e Pietrarossa’) ed è percorsa da ben 14 sentieri gestiti dal CAI il cui sito (www.gorizia.org/sentieri) ne riporta descrizioni e cartografie.
  Sul piano idrologico il Carso Goriziano ha la grande rarità del Lago di Doberdò il cui livello e vegetazione cambiano continuamente durante l’arco dell’anno. Più costante invece il livello del più piccolo Lago di Pietrarossa, più a Sud, che è quasi a livello del mare ed è alimentato dalle vicine sorgenti.
   
I fenomeni carsici erosivi superficiali sono presenti ovunque. Tra i più facili da visitare segnaliamo:
- erosioni di rocce superficiali: campi solcati a Sud di Marcottini (sentiero n.72) / cascate di pietra a Gradina di Doberdò (sentiero n.77) / campi solcati a Ovest del lago di Doberdò (sentiero n.72)
- doline: sono ovunque, ma le più storicamente note, visibili e tabellate sono nei dintorni del Monte Sei Busi: Dolina dei 500 o dei Bersaglieri, Dolina piccola
   

La concentrazione più grande di cavità naturali si ha nel quadrilatero San Martino, San Michele, Devetachi, Marcottini. Quelle di un certo interesse hanno l’ingresso contrassegnate con un disco metallico colorato in bianco e rosso con la scritta ‘catasto regionale grotte fvg' e il numero di catalogo regionale.    A differenza del Carso Triestino, che presenta tutte le tipologie di cavità in un'area ristretta (Gabrovizza di Sgonico) sul Carso Goriziano pochissime sono raggiungibili facilmente con percorsi tabellati lungo i sentieri del Cai. Per gli interessati è necessario consultare il bel sito Internet della regione www.catastogrotte.fvg.it in cui semplicemente cliccando ‘ricerca semplice’ e scrivendo il numero di catasto regionale (che sotto indichiamo tra parentesi) si può avere una scheda della grotta, con il suo esatto posizionamento per iscritto e su foto satellitare.
  Da parte nostra, per gli amanti di un pò di avventura che per mezza giornata vogliono fare gli esploratori nell'ambiente primordiale della landa carsica, pubblichiamo in allegato tre topografie 1:10.000 (1cm=100 metri) di pronto uso con cui è possibile raggiungere le cavità più significative del quadrilatero sopra indicato non lontano da strade e sentieri tabellati. (vedi)
  Per maggiori informazioni e per la visita di alcune cavità: Gruppo Speleologico Carso Goriziano, San Martino, che gestisce anche un museo (sabato e domenica 10-12/14-17 / tel.340-5581378 338- 2626267) / Gruppo speleologico Talpe del Carso, Doberdò-San Michele, tel.0481-784034 338-6178688

 

 Segnaliamo in particolare, in quanto più emblematiche, le seguenti cavità.

Pozzi e abissi: sono cavità verticali il cui fondo spesso si allarga a formare una caverna (foibe) o si ramifica in una o più grotte; sono numerosissimi ma quasi mai accessibili dai normali escursionisti. I più significativi:
- il grande baratro della biscia morta (1481) a Nord di Marcottini
- l'abisso Samar (4709) a Sud di Marcottini (accesso controllato a cura Gruppo speleo Talpe del Carso: vedi sopra)
- il grandioso e suggestivo abisso Bonetti (393) a Sud-Est della omonima località (sentiero n.75)

Grotte (oltre a quelle trasformate a uso militare, citate sopra) Grotte ad accesso controllato:
- Grotta del Proteo a Sagrado (1191), in Largo Castelvecchio sulla strada per Castelvecchio, con tre rami e corso d’acqua interno (chiavi dal proprietario dell’ edificio vicino)
- Grotta Regina poco a Est di San Michele, la più grande e ricca di concrezioni (chiavi da Gruppo Speleologico Talpe del Carso: vedi sopra)
- Grotta Duilio (5256) nei pressi di San Martino (chiavi da Gruppo Speleologico Carsico della località: vedi sopra) Grotte ad accesso libero
- Grotta Casali Neri (3841) a San Martino, sul fondo di una dolina (sentiero n.71)
- Grotta Due Piani (1166) a Est di San Martino
- Grotta 1° (416) di San Martino
- Grotta (1850) a Ovest di Devetachi, una delle pochissime con stalattiti
- Caverna del Ricovero (472) e Pozzo in caverna (5413) sul Monte Brestovi in un ambiente ricco di complesse opere militari lungo il sentiero Cai n.74 (da S.Michele- Cotici inferiore o dalla statale 55 del Vallone tra i km 12 e 13) - Grotta di Marcottini (429) a Sud-Est della località
- Grotta ‘a S’ (4506) a Sud di Marcottini
- Antro Colle nero (427) a est di Doberdò
- Grotta Andrea (2391) sul Monte Arupacupa

   Un cenno particolare meritano altre due aree:
- il complesso di grotte naturali (tra cui la Caverna del Ricovero 472 e il Pozzo in caverna 5413) e di grotte artificiali e fortificazioni del Monte Brestovi a Nord di Devetachi lungo il sentiero Cai n.74 (da S.Michele-Cotici inferiore o dalla statale 55 del Vallone tra Devetachi e Gabria, 200 m a Sud della casa cantoniera, km 12-13)
- l'insieme di cavità naturali e di opere militari a Nord di Monfalcone lungo il sentiero n.84 (accesso vicino alla stazione ferroviaria) comprendente: Grotta dei pipistrelli (128) e Caverna Vergine (404), Grotta 1° sul Monte Pietrarossa (2167) (www.museomonfalcone.it)
   

Dove mangiare sul Carso Goriziano e dintorni

Ristoranti e Trattorie

Trattoria Bar Gostilna DA BRANCO**°°, DOBERDO' del Lago 34070 GO, loc. Marcottini via Gorizia, tel.0481-78117 / Autentica cucina casalinga custode delle tradizioni carsoline e creatrice di orginali variazioni con i prodotti del territorio: oltre 25 piatti base con cambio menù quindicinale / Vini del Carso goriziano e regionali / Giardino estivo; sala per gruppi / Chiuso mercoledì pomeriggio e tutto giovedì
In ogni stagione anche i piatti tipici delle cucine asburgica e slovena, come in estate gli Gnocchi con le susine

Trattoria BARBABLU'***°, Ronchi dei Legionari 34077 GO , via Le Giare 35, tel.0481-778921 www.trattoriabarbablu.com / Un locale in cui si sposano professionalità e cordialità, ricordi storici e luminosità (veranda estiva), eleganza e discrezione / Cucina tipica friulo-asburgica (zuppe, gnocchi ripieni, frico, carni in umido e ai ferri, baccalà, sacher torte...) / Ideale per riunioni di lavoro e di cultura / / Aperto 12-15.00/18.30-00.00; chiuso lunedì. (Il locale si trova ai piedi del Carso, alla periferia Est di Ronchi vedi topografia)

Lokanda DEVETAK****, Savogna d'Isonzo 34070 GO, loc. S.Michele del Carso Brežici 22, tel.0481-882488  331-9846067  www.devetak.com / Nei cangianti colori dell'Altopiano Carsico, tra mare e cielo sempre luminosi, momenti di relax in un edificio storico estremamente gradevole e accogliente, e una ricarica di energie con gli insoliti prodotti e piatti di una terra unica / Aperto mercoledì e giovedì a cena, venerdì sabato e domenica a pranzo e cena; Osteria 18-24.00.


Ristori Agrituristici
 

Agriturismo KOVAC*°°° di Ivan Lakovic, Doberdò del Lago 34070 GO, vicolo Draga 3, tel.0481-78125 www.kovac.it / 'Mangiare saporito e sano'; specialità: prosciutto crudo Carso, assaggi di primi, grigliate miste, gulasch vegan, frittate erbe, verdure sottolio, malvasia e terrano doc  (anche succo e liquore) / Aperto 17-24.00 venerdì, 10-24.00 sabato, domenica, festivi e su prenotazione (chiuso Giugno-Luglio-Agosto) / Catering / Vendita vino sfuso e bottiglia.

Agriturismo PRI CIRILI**°° di Cirila Marja Lestan , Doberdò del Lago 34070 GO, via Bratuz 6, tel.0481-78268 /  Ristorazione fredda e calda: tutti i piatti tipici del Carso, tuttomaiale, tutto pollame e coniglio; cambio menu settimanale anche con piatti creativi / Vendita vino sfuso, ortaggi e salumi freschi e stagionati / Aperto: venerdì 16-24.00, sabato e domenica 10-24.00; chiuso Luglio Agosto Settembre (aperto per gruppi su prenotazione). 

Agriturismo LOCANDA ITALIA - La Ferula, Staranzano , via Martiri della Libertà 24, tel.0481-722174  tel.333-7230677 www.laferula.it /  Agroalimenti regionali e piatti tradizionali Friulani (Frico, Musèt...) e Bisiacchi (Cragno, Gnocchi con Gulasch...), Verdure (Asparagi, Radicchio Rosa...). frutta, olio di oliva e Vini di propria produzione anche in vendita / Chiuso giovedì e domenica (vedi mappa)
 

Cosa acquistare sul Carso Goriziano e dintorni

DEVETAK SARA, SAVOGNA d'Is. 34070 GO, loc.S.Michele del Carso via Brezici 22, tel.338-1395941 Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. / Coltivazione e produzione naturali di Confetture di frutta, Conserve di verdure, Verdure in agrodolce, Salse, Sciroppi, mostarde e gelatine varie, erbe officinali, 7 tipi di miele / Degustazione e Vendita diretta mercoledì e giovedì 18-22.00, venerdì sabato e domenica 11.30-22.00 in Lokanda Devetak via Brezici 22.

Agriturismo KOVAC***° di Ivan Lakovic, Doberdò del Lago 34070 GO, vicolo Draga 3, tel.0481-78125 www.kovac.it / 'Mangiare saporito e sano' / Produzione e vendita diretta di Vini (sfusi e bottiglia) Terrano, Malvasia, Chardonnay, Caberlot, Succhi di mela e uva Terrano, liquore di Terrano / Aperto 17-24.00 venerdì, 10-24.00 sabato, domenica, festivi e su prenotazione (chiuso Giugno-Luglio-Agosto) / Catering

LA FERULA, Staranzano, via Martiri della Libertà 24 (in centro), tel.333-7230677  www.laferula.it  / Aperto tutti i giorni (chiuso domenica) / Verdure delle varie stagioni, asparagi bianchi e verdi; Frutta varia (5 tipi), Mele (5 varietà), Succo, Chips e Aceto di mele; Vino (7 varietà) sfuso e in bottiglia
 

Dove dormire sul Carso Goriziano e dintorni

Lokanda DEVETAK****, Savogna d'Isonzo 34070 GO, loc. S.Michele del Carso Brežici 22, tel.0481-882488  331-9846067  www.devetak.com / Nei cangianti colori dell'Altopiano Carsico, tra mare e cielo sempre luminosi, 8 camere in stile carsico dotate di tutti i comfort in un edificio antico, per qualche giorno di grande tranquillità, per scoprire un territorio unico e per conoscere le vestigia di epici eventi storici / Aperto tutto l'anno.

 
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