Caratteristica della regione Friuli-Venezia Giulia è la ridotta dimensione di tutte le sue attrattive naturallstiche e storiche. Se questo comporta una modesta spettacolarità (peraltro superata abbodantemente in alcuni casi, come la spiaggia di 8 km di Lignano Sabbiadoro o il grandioso Sacrario di Redipuglia) ne esalta invece la bellezza e soprattutto ne garantisce, in solitaria intimità, una piena e profonda fruizione. Il Friuli è una regione geologicamente giovane e irrequieta (a volte, purtroppo, con conseguenze rovinose), ricca di vibrazioni telluriche ma anche animistiche che promanano da una ricchissima sfera vegetale e animale e da una miriade di manufatti umani che conservano e trasmettono al visitatore l'enorme flusso di energie sottili prodotte in mille anni di civiltà, con il lavoro e la preghiera, da un popolo tenace, buono, laborioso. Oltre a questo nutrimento dell'anima, anche lo spirito del visitatore delle opere religiose del Friuli riceve un grande messaggio di fede dalla sola visione di questi mistici edifici construiti e arricchiti da oggetti artistici e devozionali senza alcun interesse se non quello di testimoniare e ricordarre un Presenza Superiore anche su colli isolati e dentro silenziose foreste (in sintonia con l'istinto simbiotico con il mondo vegetale tipico della civiltà celtica, uno delle principali componenti di quella friulana basata sulla religione Cattolica: VEDI). Simbolo onniprente di questa rellgiosità è il Segno della Croce che è uno straordinario (e unico tra le varie religioni) strumento di contatto con il mondo soprannaturale: atto di riconoscimento, di dedizione e richiesta di aiuto a Dio; presa di coscienza della 'trinità' del proprio essere; richiamo di energie cosmiche (e per questo andrebbe fatto in modo particolare: VEDI).
Energie fisiche e sottili, sensazioni ed emozioni positive per la vostra anima; meditazione, elevazione e luce per il vostro spirito: questo troverete nelle oltre mille chiese, grandi e piccole, presenti nel Friuli, e in particolare in quelle che in questa pagine Vi suggeriamo: - i Santuari - le 20 Chiese del Cammino delle Pievi carniche - le 44 Chiesette delle Valli del Natisone. Vi ricordiamo inoltre che il Friuli è attraversato da due percorsi religiosi: - Il Cammino Celeste che porta dal Santuario di Barbana nella laguna di Grado, passando per la Basilica di Aquileia e il Santuario di Castelmonte, al Santuario di Monte Lussari a Tarvisio - la Romea Strata, l'antica strada che porta a Roma dal Centro Europa.
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I Principali Santuari nel Friuli Venezia Giulia |
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Un capitolo a parte meritano i santuari del Friuli Venezia Giulia con presenza continuativa di personale religioso, spesso costituiti da insiemi di edifici dall'alto valore anche sui piani storico e architettonico. |
Sulla civiltà del Friuli il Patriarcato di Aquileia (700-1700 d.C.) ha impresso una forte impronta religiosa, discreta ma consapevole, che mantiene molto vivi alcuni centri di spiritualità come i santuari cattolici, frequentati anche da molti visitatori provenienti da fuori regione. Questi quelli con notorietà di livello regionale.
Provincia di Udine montagna Santuario Monte Lussari di Tarvisio ( zona Valli Giulie) Abbazia di Moggio (Valli Giulie) Santuario Madonna della Tavella a Salino di Paularo (Carnia) Provincia di Udine Santuario e convento di S.Antonio a Gemona del Friuli (zona Gemonese) Santuario e convento Madonna delle Grazie a Udine (Udinese) Santuario e Centro Madonna Missionaria di Tricesimo (Udinese) Abbazia di Rosazzo a Manzano (Colli del Triangolo) Santuario Madonna di Castelmonte di Prepotto (Cividalese) (vedi scheda)
Provincia di Pordenone Santuario Madonna di Rosa a San Vito al Tagliamento (zona Pordenone) Santuario-Convento Madonna di Strada a Fanna (Magredi-Grave) Santuario e Centro Madonna del Monte a Marsure di Aviano (Valcellina) Abbazia di Sesto al Reghena (Pordenone)
Provincia di Gorizia Santuario Mariano e convento a Barbana di Grado (zona Lagunare)
Provincia di Trieste Santuario Mariano di Monte Grisa a Trieste (zona Riviera)
Il Cammino delle Pievi in Carnia |
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La Carnia ha una sua particolare versione della civiltà friulana, che si esprime in forte presidio del territorio anche sul piano religioso. Nella zona ci sono una sessantina di chiese vere e proprie, le principali delle quali sono le Pievi: edifici notevoli, sempre costruiti fuori dai centri abitati in posizione elevata, molto spesso in vista tra loro. Le Pievi segnalate dal Cammino (e indicate nella mappa sottostante) sono le 12 più importanti inserite nel progamma originario, cui si sono aggiunte altre 8 situate nella parte Nord e Nord-Est della Carnia. Per i dettagli vedi www.camminodellepievi.it
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Le 12 Pievi sottoindicate sono: S.Floriano a Illegio di Tolmezzo, Santa Maria oltre But di Tolmezzo, S.Stefano a Cesclans di Cavazzo, S.Martino a Verzegnis, S.Maria Maddalena a Villa Santina, Ss. Ilario e Taziano a Enemonzo, S.Maria Annunziata a Socchieve, S.Maria del Rosario a Forni di Sotto, S.Maria di Gorto a Cella di Ovaro, S.Pietro a Zuglio, S.Andrea a Zovello di Ravascletto. |
Le 44 Chiesette delle valli del Natisone |
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Sono chiesette di tipo votivo (costruite nel 1400-1600), che hanno la caratterstica di essere immerse nella natura in luoghi isolati quasi tutti fuori dai centri abitati, comuque su spiazzi erbosi sempre ben tenuti e in posizione panoramica. Sono dotati in genere di un portico e un grazioso campaniletto a vela a una, due o tre luci. Alcune all'interno hanno degli altari lignei e affreschi di notevole pregio. Sono luoghi poco frequentati e, quindi, altamente deputati alle attività spirituali più elevate come la contemplazione e la meditazione (ricordiamo che a Polava di Cepletischis, si è insediato anche un piccolo monastero buddista).
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Nelle Valli notevole è la devozione che circonda le innumerevoli chiesette e si esprime non solo nelle celebrazioni comunitarie, ma spesso anche in solitarie visite individuali degli stessi valligiani, le cui testimonianze rivestono un alto valore emotivo. Tutte le chiesette si possono visitare una per una o a piccoli gruppi (valle per valle). E' in preparazione un 'cammino' che le toccherà tutte. Per visitarle attualmente si consiglia di dotarsi di un carta topografica al 25.000 (1cm=250 metri) della casa Editrice friulana Tabacco, completa di tutti i sentieri e indicazioni utili.
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Nella valle del Chiarò (Torreano): - Santi Ermacora e Fortunato a Costa di Torreano Nella valle del Natisone (S.Pietro): - San Giovanni nella GROTTA DI ANTRO, dove si può visitare, oltre alla sala della chiesa, la grotta per alcune centinaia di metri (nei giorni festivi) - San Quirino a San Pietro al Natisone - San Luca a Tiglio di San Pietro - Sant’Antonio a Clenia di San Pietro - San Giacomo a Biacis di Pulfero (con la pietra incisa attorno a cui si riunivano i capifamiglia della Vicinia) - San Lorenzo a Mersino di Pulfero - Sant’Ulderico a Rodda di Pulfero Nelle valli del Cosizza e dell'Erbezzo (S.Leonardo): - Santa Lucia a Brizza di Savogna - S. Lucia e S.Andrea a Cravero di San Leonardo - San Martino a Canalaz di Grimacco - S.Paolo e S.Giovanni (Tribil inferiore) a Stregna Nella valle dello Judrio (Prepotto) - S.Tomaso a Codromaz - Tre Re a Prepotischis di Prepotto |
Il Cammino Celeste e la Romea Strata |
Sul modello del Cammino di Santiago di Compostela, sono sostanzialmente due semplici percorsi che collegano due-tre importanti centri religiosi senza tappe particolarmente rilevanti rispetto al tema spirituale: - il Cammìno Celeste porta dal Santuario di Barbana e Basilica di Aquileia ai Santuari di Castelmonte e di Monte Lussari. La Romea Strata semplicemente porta a Roma dai principali centri religiosi del Centro Europa. |
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Il Cammino celeste Aquileiese
Nel Friuli è stato tracciato un percorso che congiunge la Basilica di Aquileia, Chiesa Madre dell'antico Patriarcato, ai Santuari mariani di Castelmonte e di Monte Lussari, due incantevoli piccoli borghi medioevali situati rispettivamente sulle Prealpi e sulle Alpi Giulie. Il ' Cammino celeste' o 'Cammino Aquileiese' è lungo circa 200 chilometri che si percorrono a piedi in circa 10 giorni (e praticabili interamente soltanto da Giugno a Settembre). Molti tratti del percorso coincidono con l'antica strada Venezia-Vienna, mostrando significative vestigia anche della civiltà mitteleuropea. In pianura alcuni tratti sono su strade normali. Dopo Cividale il percorso segue strade, carrarecce e sentieri di montagna salendo anche in quota (scalvaco del Gran Monte a m.1600 slm) Due varianti di alcune decine di km portano ai più vicini Santuari mariani della Slovenija e dell'Austria. Le tappe (cui corrispondono altrettanti giorni di cammino) sono 10: Barbana-punta S.Marco-Aquileia-Aiello / Cormons / Santuario di Castelomnte / Masarolis / Montemaggiore / Rifugio ANA sul Gran Monte / Prato di Resia / Dogna / Valbruna / Santuario di Monte Lussari Tutti i dettagli sul 'Cammino celeste' del Friuli sono presentati in un volumetto con lo stesso titolo acquistabile nelle librerie e sul sito www.camminoaquileiese.it . In quest'ultimo sono indicati anche i pubblici esercizi e le varie attività in cui i pellegrini possono alloggiare e ristorarsi a prezzi convenzionati: nei centri abitati sono normali attività commerciali, ma in quelli più piccoli sono soprattutto canoniche, associazioni, enti.
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La Romea Strata
La Romea Strata è la via che per secoli e secoli ha portato a Roma i pellegrini dell'Europa centro-settentrionale. Una delle sue diramazioni passa in Carinzia per il santuario di Maria Saal e quindi entra in Friuli a Tarvisio ed esce a Sesto al Reghena (per proseguire a Concordia Sagittaria), dopo avere costeggiato il fiume Tagliamento toccando Venzone, Gemona, Spilimbergo, Valvasone, San Vito al Tagliamento. Per informazioni www.romeastrata.it.
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